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Forum di cartomanzia
 
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 Mazzi e d effetti

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3 partecipanti
AutoreMessaggio
EgenJustice

EgenJustice


Data d'iscrizione : 31.08.16
Età : 27
Località : Roma

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MessaggioTitolo: Mazzi e d effetti    Mazzi e d effetti  EmptyVen Set 09, 2016 1:49 pm

Ola ! vedo che molti di voi utilizzano i tarocchi di Marsiglia o rider white , la mia domanda era sono gli unici mazzi più adatto ad una consultazione o ce nesono altri/o di minori , io in passato ho usato un mazzo di tarocchi di un'artista Anne Stoker , dove le icone altro non erano che arts della disegnatrice con sotto il nome dell'arcano , tuttavia non mi sono fidato molto , poi in seguito sono entrato in possesso del mio mazzo attuale i tarocchi dei visconti , riportanti i disegni originali di Marziano da tortona , diciamo che sono stati un po loro a scegliere me in quanto li ho voluti prendere non appena li o visti senza neanche fare caso se mancassero carte o controllando le condizioni , ora ci ho sviluppato un buon legame e gli ho costruito una scatola su misura per loro visto che la custodia precedente era molto rovinata , voi che ne pensate ?
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franko

franko


Data d'iscrizione : 17.08.14

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MessaggioTitolo: Re: Mazzi e d effetti    Mazzi e d effetti  EmptyVen Set 09, 2016 2:46 pm

Qualsiasi mazzo è adatto alla consultazione purché ti ispiri e ti piaccia. Io ne posseggo diversi perché dopo un po’ mi annoia utilizzare sempre lo stesso, arrivo a un punto in cui o non mi piace più o non riesco più a trarre le risposte perché ho perso le facoltà intuitive o il feeling con quel mazzo e cose così. Però so che ci sono persone che utilizzano anche solo un mazzo da anni e anni, anche se consumato dal tempo, con gli angoli smussati, scolorito, ma usano divinare sempre e solo con quello. Una questione soggettiva, quindi.

Se parli dei mazzi in uso in genere tra gli utenti dei vari forum, è vero comunque che le sezioni più frequentate sono quelle dei Marsigliesi o dei Rider (anche se questi ultimi stanno pure subendo un calo drastico). E spesso vedo stese solo con Arcani Maggiori. Va molto pure la Vera Sibilla. In sostanza, il classico piace sempre e comunque data l’enorme varietà di mazzi attualmente in commercio è piuttosto difficile che tu possa trovare utenti che abbiano o almeno conoscano il mazzo fantasy o gothic che tu hai acquistato, per cui la tendenza generale è quella di orientarsi sui mazzi storici della tradizione cartomantica perché è più facile trovare libri che ne parlino e utenti maggiormente disponibili a confrontarsi con te. Solo per questo, almeno penso eh!
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Ellediluce

Ellediluce


Data d'iscrizione : 12.11.16
Età : 46
Località : Roma

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MessaggioTitolo: Re: Mazzi e d effetti    Mazzi e d effetti  EmptyGio Nov 24, 2016 8:07 pm

E' la domanda di sempre.
Tuttavia la risposta dipende dai casi specifici.

Di base la scelta del mazzo, come ha detto franko è una questione soggettiva.

Nella realtà dei fatti ovviamente ci sono mille sfaccettature che hanno un loro peso.

Fondamentalmente i tarocchi si dividono in due grandi filoni,
uno di ispirazione francese e un altro di ispirazione anglosassone.
Tutto ciò che si trova oggi in commercio è merchandising pro consumismo,
inutile elencare i nomi dei mille mazzi ispirati alla tal cosa... ecc,
gli unici mazzi con un certo valore sono:
1) i marsigliesi,
perché sono l'origine della cartomanzia che è arrivata fino a noi,
2) i tarocchi elaborati da Arthur Edward Waite,
e disegnati da Pamela Colman Smith, che sono i tarocchi del '900 se vogliamo,
rappresentanti indiscussi della cartomanzia moderna.
Accanto a questi due mazzi non posso non citare
(3) i tarocchi universali o di Oswald Wirth,
che nel suo mazzo di tarocchi "cabbalistico",
unificò tutti i simboli delle discipline esoteriche.

Altri mazzi interessanti e degni di essere menzionati sono certamente
i tarocchi dei Visconti.

Ora, ritornando al nocciolo della questione,
secondo me quando ci si approccia alla cartomanzia si dovrebbe sempre scegliere
un mazzo di quelli che ho citato,
un mazzo storico dunque, per studiare... bene, e non da cialtroni.

I tarocchi per loro natura, non si leggono, si interpretano,
e precisamente si interpretano i loro simboli, i segnali, i messaggi,
nascosti nei disegni dei 22 arcani maggiori.

Tutto ciò richiede tempo e pazienza, non certo qualità medianiche o da veggente,
quindi bisogna studiare, solo studiare.

Un ottimo punto di partenza sono certamente i tarocchi di Marsiglia, che nelle varie versioni restaurate offrono un vero e proprio trampolino di lancio nello studio delle immagini arcane.
Per chi non avesse in simpatia questo mazzo, l'opzione è sempre un mazzo storico fra quelli sopra citati.

Ovviamente, lo ribadisco, sto parlando solo ed esclusivamente di quel periodo di tempo che serve a memorizzare i significati, i dettagli della carta.
L' immagine della carta è il punto di partenza,
solo con un' attenta analisi possiamo fare nostro il linguaggio dei tarocchi,
ed è solo così che riusciremo a memorizzare le parole chiave di ogni lama
per poter, in fine, formulare intere frasi.

Certamente quando si raggiunge un certo livello di conoscenza e di consapevolezza,
ci si può anche dilettare con altri mazzi ispirati alle più lontane fantasie degli illustratori, certi di saper cogliere il senso giusto del messaggio delle carte estratte.

E' solo per questo motivo che sconsiglio sempre, lo ripeto ancora una volta,
di cominciare ad approcciarsi con mazzi che non siano carichi dei giusti significati,
si rischia seriamente di fuorviare i significati e di memorizzare dettagli sbagliati
per ogni lama.

Anche io possiedo qualche mazzo "ispirato", quindi capisco bene che un certo mazzo,
con il suo disegno ci chiama, io ad esempio li uso per spezzare quando sono stanco,
per esempio, faccio un paio di stese con un mazzo di tarocchi dal gusto rinascimentale e poi ritorno al mio solito mazzo.

Se ripenso al mio percorso con i tarocchi, non riesco ad immaginare di memorizzare dei significati e dei concetti di una carta che non ha i giusti dettagli... non riuscirei ad usare o mi costerebbe una gran fatica usare per esempio, i tarocchi degli gnomi,
delle Fate o delle Sirene, dei Gatti o qualunque altra cosa sia.

Alla luce di questi fatti, quando dico che, i tarocchi di Aladino piuttosto che quelli di Nefertari o dei Druidi... "non dicono niente", non sto solo velatamente ironizzando,
ma effettivamente non parlano perché i 22 arcani maggiori non hanno più i simboli,
i particolari, ed i colori per ricostruire i giusti significati interpretativi
che sono la voce vera e propria del mazzo.
In pratica non sono dei veri e propri tarocchi,
al massimo possono essere dei mazzi da collezione il cui valore è unicamente dettato dal feeling che si instaura con un certo tipo di immagini,
disegnate magari dal nostri illustratore preferito.

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