Dubbio su come legare carte tra di loro (Napoletane ma anche altre carte)

Posto qui un dubbio tecnico su come legare le carte tra di loro.
Viene dal mio esercizio della stesa a 26, ma lo scrivo qui perché questo dubbio riguarda come legare le carte tra di loro e potrebbe valere anche con mazzi diversi. Così anche chi non è interessato alla stesa a 26 può intervenire se ne ha voglia.

Scrivo qui i significati delle carte:
Donna Spade: il pensiero della consultante
Cavaliere Denari: il pensiero del consultante
Donna di Coppe: una donna che conoscono sia il consultante che la consultante, un'amica di entrambi
7 Coppe: il parlare nel senso più generico possibile
Re di Spade: un uomo in divisa

Chi sia la Donna Coppe e il Re Spade qui non è importante. Sto solo cercando di capire come legare le carte tra di loro.

Donna Spade - Donna Coppe - Cavaliere Denari - 7 Coppe - Re Spade

Prima interpretazione:

La consultante pensa/è preoccupata (DS) per un'amica (DC), questa amica (DC) è pensata/o è oggetto di preoccupazione anche da parte del consultante (CD) il consultante ha intenzione (CD) di parlare (7C) con un uomo in divisa (RS).

Riguardante l'argomento di questo parlare:

il consultante ha intenzione di parlare con un uomo in divisa di questa amica (lego il 7C a DC) oppure della preoccupazione della consultante verso l'amica (lego il 7C a DS+DC)

E riguardante il pensiero del consultante: lui è preoccupato (CD) per l'amica (DC) o è preoccupato perché la consultante pensa/si preoccupa per l'amica (DS+DC)?

Seconda interpretazione

La consultante pensa/è preoccupata (DS) per un'amica (DC), questa amica (DC) è pensata/o è oggetto di preoccupazione anche da parte del consultante (CD) perché pensa che l'amica (DC) parlerà (7C) con un uomo in divisa (RS).

Sono valide tutte le interpretazioni o sono io che lego male le carte tra loro? Insomma, come la interpretereste?

Secondo me devi spezzare le cinque carte, come se fosse una frase con dei punti e virgola.

La compagna del consultante pensa alla DC; il consultante pensa ad una discussione con il RS, ma l'abbinamento 7C + RS è lo stesso di Conversazione + Sacerdote, entrambi possono voler dire "dibattere una causa", per via del fatto che il RS è la legge in generale. Questo dibattito può rappresentare per esempio un chiarimento.

Come legare queste due frasi apparentemente scollegate fra loro?

Con il buon senso. Ovviamente ognuno ha il suo buon senso

Io direi che forse la consultante pensa alla presenza di un'altra donna, il consultante lo sa e sta pensando se chiarire o di chiarire con la consultante.

Io so che la Coppe a volte può indicare anche terze persone che si intromettono, come per esempio una madre invadente, o una sorella o un'amica che per qualche motivo possono essere di ostacolo, anche se non vengono indicati come rivali dalle figure a bastoni. Bisogna vedere un po' tutto il contesto di stesa ed anche avere conoscenza del contesto reale.

Magari non è una donna veramente rivale ma comunque desta preoccupazione o riflessione.

Grazie Liq, il mio problema di base credo sia proprio trovare come spezzare le carte per leggerle, indipendentemente dai mazzi. Per questo, faccio più fatica con regionali e sibille a cui non si applicano metodi predefiniti dove ti si dice la prima dice X... la secondo Y ecc.

Combinazione conversazione+sacerdote come dibattere una causa non me la ricordavo (anche se, a posteriori, mi sembra che Etienne la nominasse nel primo video di spiegazioni delle interpretazioni, mi ricordavo riunione+conversazione).

Ho riprovato ad interpretare, al massimo sarei arrivata da sola all'interpretazione: il consultante pensa di parlarne (7C) in modo razionale o di parlarne chiaramente (re di spade come aggettivo nel senso di un qualcosa di razionale, logico - re di spade come pensiero razionale, pensiero a mente fredda- oppure chiaro nel senso di "è così e basta", "così senza ombra di dubbio", un po' come il giudice che emette la sentenza).

Che poi, alla fine, parlare in modo chiaro sottintende fugare i dubbi, quindi chiarire.

*Aurora* ha scritto:

il mio problema di base credo sia proprio trovare come spezzare le carte per leggerle, indipendentemente dai mazzi.

Voglio tranquillizzarti perché questo è il problema di tutti, tutti quelli che se lo pongono, ovviamente. Ma manco io so spezzare le stese (e appunto non è detto che come ho spezzato io questa cinquina di carte sia corretto) a meno che siano stese che mi sono super chiare allora sì, però in generale interpretare le stese è difficile. Infatti ti sfido a trovare su internet i veri e bravi cartomanti, perché spesso è tutta gente come me e te, cioè normale, con tutte le difficoltà e i dubbi del caso.

*Aurora* ha scritto:

faccio più fatica con regionali e sibille a cui non si applicano metodi predefiniti dove ti si dice la prima dice X... la secondo Y ecc.

La cosa che secondo me bisogna fare è quella di rendere le cose il più semplice possibile. Devi dare dei significati chiari e semplici per ogni carta in modo da non trovarti a dover ragionare eccessivamente su quale sia quello più adatto da utilizzare al momento e in modo da conoscere il mazzo a menadito o almeno il meglio possibile. E fare delle stese semplici.

Una stesa corta è meno descrittiva e pertanto può essere più precisa. Preciso è meglio. Ed è il motivo per cui le stese vanno spezzate, perché sono le carte stesse che parlano così, 9 carte non possono parlare tutte di fila, sono più passaggi precisi, in modo che 2 + 3 +2 + 2 sono le informazioni che, sommate, danno il responso.

Credo che la cosa migliore sia esercitarmi con poche carte. I significati che conosco meglio (insomma, senza esagerare eh ) forse sono quelli di Etienne sulla Vera Sibilla, perché li avevo studiati quando postava i video.
Tra l'altro essendo significati su cui tutte, se non sbaglio, più o meno facciamo riferimento sarebbe anche più facile il confronto.

Cerco di dare un senso alla stesa a 26 e poi faccio la cosa più sensata, imparare da piccole stese.