Il tutto sta nel modo in cui si fa la domanda. Quando non si capiscono le carte è (A) perchè la domanda è posta nel modo sbagliato oppure (B) perchè ci si sta interessando all'aspetto sbagliato oppure (C) perchè si fa una domanda che già contiene la risposta.
E quando la domanda contiene una risposta vuol dire che c'è un pregiudizio e che sicuramente ci si confonderà
Bisogna essere molto concentrati sulle carte - e non su se stessi - per capire, e naturalmente bisogna avere aperta quella porta che ci permette di vedere chiaramente. Certi giorni non si capisce niente di niente e dipende solo da noi, meglio lasciare perdere quando è così. Ma ci si può riuscire benissimo e quello che dicono le carte di noi stessi ci aiuta.
Ed è da escludere che possa portare male.. questa cosa è priva di ogni fondamento (come tutte le cose che portano bene o male).
Vanno distinti due tipi di letture fatte per se stessi:
1) Quelle che riguardano noi e altre persone (letture dei rapporti sociali)
Se vogliamo vedere come vanno le cose sentimentali tra noi e un'altra persona l'approccio corretto è: cosa prova davvero questa persona per me? Cosa pensa davvero di me? In questo modo è come fare le carte a un altro. Vi dico che funziona.
La domanda presa dal verso sbagliato è invece: com'è la situazione tra noi? Oppure: Che cosa sta succedendo tra noi? Così non si può essere obiettivi.
2) Quelle che riguardano solo noi stessi (letture introspettive)
Vi faccio un esempio di lettura introspettiva. Si può fare anche per gli altri, serve per chiarire molti dubbi e a capire bene con chi si ha a che fare.
Prendete il mazzo dei soli 22 Arcani maggiori. La domanda è specifica e allo stesso tempo generale, ma approfondisce molto sia il nostro microcosmo e che il macrocosmo nel quale ci muoviamo.
Questa lettura si fa con 4 carte soltanto. Non le ho ancora trovato un nome, ma se vi viene in mente fatelo sapere.
Mescolare le 22 carte, come siete abituati di solito, se siete abituati a leggerle anche capovolte giratene un certo numero mentre mescolate. Concentratevi su voi stessi, sia che abbiate un problema particolare sia che siate completamente sereni.
Quando siete pronti appoggiate il mazzo sul tavolo di fronte a voi. Ne dovete prendere quattro, e queste quattro sono già in ordine. Questo mazzo così come sta è la vostra esistenza.
Prendete la carta in cima, quella sotto, e le due in mezzo (contate, devono essere l'undicesima e la dodicesima). In questo modo avrete le due carte esattamente al centro.
1) CARTA IN CIMA AL MAZZO: rappresenta dove arriviamo
2) UNDICESIMA CARTA: dove ci troviamo
3) DODICESIMA CARTA: dove ci troviamo
4) CARTA IN FONDO AL MAZZO: rappresenta da dove veniamo
Ora le potete leggere. Mettetele in fila e guardate il vostro percorso, da dove partite a dove arrivate.
Nota - Nell'analizzare le carte centrali (11ma e 12ma) va guardato se i loro numeri sono crescenti o decrescenti. Essendo un percorso interiore con un inizio e una fine, se la numerazione è crescente va tutto bene, se invece è decrescente, nel percorso c'è qualche intoppo. In entrambi i casi per maggiore chiarezza si devono sommare i numeri riportati sulle due carte centrali del "dove siamo".
Esempio pratico:
Posizione VII IL CARRO e posizione II LA PAPESSA
si presentano con numeri decrescenti
cioè si vorrebbe già riuscire, ancora prima di aver
completato una "gestazione", in senso figurato,
prima che i tempi siano maturi
la chiave è la somma delle due carte:
2(papessa)+7(carro)=9 (IX L'EREMITA)
cioè, per poter riuscire bisogna prendersi del tempo per riflettere bene
non bisogna pretendere tutto subito, solo con la prudenza si possono
raggiungere gli scopi
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