Il Metodo del Cerchio a Tre

Ciao a tutti
Oggi vorrei condividere con voi un metodo...di famiglia, per così dire, nel senso che da ragazzina l'ho visto usare molte volte da mia zia, che raramente prendeva cantonate in fatto di lettura di carte (era impressionante, vi assicuro ). Poi non ho idea da chi lei lo avesse imparato oppure se lo avesse inventato...
In ogni caso, lo usava con le francesi, ma io a volte lo applico anche ai tarocchi.
Lei disponeva il mazzo di carte secondo questo schema: tre carte al centro (da sinistra a destra) e il resto a ruota in senso orario intorno a queste tre.
Poi scopriva le tre centrali e leggeva quelle, che già davano l'impronta della risposta.
Se vedeva che le tre carte di mezzo parlavano chiaro, non ne girava altre e lasciava inalterato il cerchio (coperto) intorno. Lei diceva che lo "rispettava" e credo preferisse fosse così.
In altre circostanze, invece (e qui stava alla sua sensibilità personale), scopriva da una a tre carte del cerchio per ottenere maggiori dettagli sul responso. In ogni caso mi diceva che non bisogna MAI esagerare con il numero di carte girate del cerchio, perché la "risposta madre" è comunque già stata data dalle tre centrali.
Che altro dirvi...se vi ispira e poi vi trovate in sintonia, fatemi sapere!
Baci

curioso questo metodo... a parte le francesi, si usa tutto il mazzo dei tarocchi o solo gli arcani maggiori? al cerchio quante carte devono essere?

Ciao Rebecca
Per quanto riguarda i tarocchi, l'ho sempre trovato un metodo più adatto ai soli maggiori che al mazzo completo, perchè altrimenti il cerchio risulterebbe troppo esteso.
In questo caso, dunque, metto le tre carte al centro e poi le altre 19 nel cerchio.
Però qualche volta ho voluto provare anche con il mazzo intero e così mi sono regolata secondo un parallelismo numerico coi maggiori, nel senso che dopo aver posto le solite tre carte nel mezzo, ho creato il cerchio ugualmente con 19 carte e il resto l'ho lasciato in un mazzetto a parte.
Personalmente con questo metodo mi trovo bene, ma va anche detto che c'è di mezzo una questione affettiva

Però non capisco perché mettere 19 carte in cerchio se poi si scoprono solo le tre centrali. Non basta allora prenderne tre?

Hai occasione di chiedere a tua zia delucidazioni?

Ciao Annika,
credo le mettesse in cerchio per una questione di genere simbolico e comunque, come dicevo, non sempre girava solo le tre carte centrali, perchè a volte scopriva anche uno o più punti del cerchio stesso.
Purtroppo all'epoca ero troppo giovane per condividere davvero con lei ciò che aveva imparato in materia (di domande ne avrei a quintali adesso, sapessi!!!) e ora mia zia non c'è più, quindi non mi è possibile recuperare informazioni in tal senso
Però, anche se non posso spiegarvi perchè faceva così, ho trovato lo stesso giusto postare qui uno dei suoi metodi preferiti, perchè magari qualcun altro potrebbe trovarcisi bene

Certo, hai fatto bene. I metodi tradizionali sono sempre interessanti

Perla ha scritto:

Ciao Annika,
credo le mettesse in cerchio per una questione di genere simbolico e comunque, come dicevo, non sempre girava solo le tre carte centrali, perchè a volte scopriva anche uno o più punti del cerchio stesso.
Purtroppo all'epoca ero troppo giovane per condividere davvero con lei ciò che aveva imparato in materia (di domande ne avrei a quintali adesso, sapessi!!!) e ora mia zia non c'è più, quindi non mi è possibile recuperare informazioni in tal senso
Però, anche se non posso spiegarvi perchè faceva così, ho trovato lo stesso giusto postare qui uno dei suoi metodi preferiti, perchè magari qualcun altro potrebbe trovarcisi bene

Peccato, Perla... tua zia avrà ne insegnato a qualcuno ? Forse loro lo sanno...
proverò un giorno questo metodo

Ciao Perla,
non conoscevo il metodo che hai postato, però credo proprio che tu abbia ragione a dire che il cerchio veniva formato per una questione simbolica, oltre che pratica (= interrogare qualche carta in più al bisogno).
La ex di un mio amico infatti faceva delle stese a 5 chiudendole all'interno di un cerchio formato dalle carte che non usava (situazione quindi un po' diversa dal tuo metodo, ma simile "visivamente") per richiamarsi sia al concetto di ruota della fortuna che regola le sorti umane, sia a quello della ruota dello zodiaco che per lei influenza ugualmente il destino di tutti noi (lei leggeva le carte tenendo in GRAN conto il segno zodiacale delle persone coinvolte).
Comunque sia, questa cosa del cerchio a me intriga e lo proverò senz'altro, grazie di aver condiviso questo metodo!