La carta del consultante

Il mazzo di francesi non ha una vera e propria carta del consultante, come hanno invece le Lenormand, le Kipper o il tarocco indovino.

A volte nelle stese si crea un po' di confusione.

Così c'è ad esempio chi sostiene che il consultante non esce mai nella stesa e le figure che escono vanno sempre attribuite ad altri.
Altri dicono che se esce una figura come prima carta, è sempre il consultante.

Altri ancora sostengono che non è mai il consultante.

Personalmente mi sono ritrovata spesso nella regina di fiori, anche se non saprei dire se al primo posto o in altri (non mi scrivo tutte le stese). E comunque penso anche che le stesse stese in cui mi sono riconosciuta come regina di fiori avrebbero potuto essere interpretate anche in modo leggermente diverso, senza attribuire quella carta proprio a me, e forse l'esito non sarebbe cambiato molto. Come idea penso, infatti, che non ha tanto senso che il consultante esca, perché tutte le carte sono sostanzialmente riferite a lui.

Insomma, non c'è bisogno che esca.

Voi che pensate?

Io finora mi sono riconosciuta in tutte le regine ma mai nei jack, più spesso nella regina di fiori o cuori. Nell'interpretazione della stesa, si formano delle frasi in cui i significati vanno incastonati, per cui è un po' più semplice capire le cp legandole ai significati delle altre carte. Poi dipende anche dal metodo: per esempio nel metodo Richards non ci sono praticamente cp, mentre per Kapherus tutti i re e le regine lo sono. Comunque la cosa migliore è battezzarsi prima

Perché dici che nelle Richards non ci sono cp? Mi pare che si dilunghi parecchio nella descrizione dei personaggi...

QUindi comunque per te il consultante esce nelle stese, se ho capito bene.

Non ne sono convinta... vabè, anche lì dipende poi dal metodo che uno usa. Se uno parte dal preuspposto che le cp non rappresentano mai il consultante, le carte obbediranno.

beh, perchè forse è l'unico sistema in cui le figure hanno molti significati al pari delle altre carte... possono essere lette anche come situazioni, non necessariamente come persone

Ma anche negli altri sistemi è così

Anch'io vedo la consultante in una delle regine, mai nei jack, e specialmente in quella di fiori, il consultante maschile nel Re di fiori senza tener conto dell'età.

A me danno questa idea, mentre in altri sistemi molte volte associo il colore alle caratteristiche delle persone, e quindi leggo ad esempio la regina come consultante e basta, senza necessariamente dare altri dettagli in base alla carta, col metodo Richards lo faccio meno e invece riesco ad avere più dettagli sulla situazione

in genere la battezzo la consultante a secondo poi dell'età (es.: dai 20 ai 40 anni regina di cuori ,intorno ai 50 anni in su regina di fiori.

annika ha scritto:

Personalmente mi sono ritrovata spesso nella regina di fiori, anche se non saprei dire se al primo posto o in altri (non mi scrivo tutte le stese). E comunque penso anche che le stesse stese in cui mi sono riconosciuta come regina di fiori avrebbero potuto essere interpretate anche in modo leggermente diverso, senza attribuire quella carta proprio a me, e forse l'esito non sarebbe cambiato molto. Come idea penso, infatti, che non ha tanto senso che il consultante esca, perché tutte le carte sono sostanzialmente riferite a lui.

Insomma, non c'è bisogno che esca.

Voi che pensate?

Anche io credo che non sia necessario che esca la carta del consultante perché tutte le carte sono riferite a lui.
Però se esce una regina bisogna pur capire se è la consultante o no, ma di solito le carte circostanti lo fanno capire senza stabilirlo a priori.

Sì, il mio scrupolo era questo, appunto: secondo alcuni le figure non sono MAI il consultante.
E pur avendole lette come tali, a volte, mi chiedevo se in effetto ha senso leggere una figura come il consultante perché in effetti non avrebbe motivo di essere presente nella stesa.