Crescia di Pasqua

Questa è una ricetta tipica marchigiana che si fa in questo periodo dell'anno. E' una pizza alta (tipo panettone) al gusto di formaggio. Di solito si fa per regalare o si porta alle scampagnate e si accompagna a salumi e fave, ma senza niente è già strepitosa.
Vi dico solo che ci ho messo quasi tre anni per riuscire a trovare la ricetta giusta e a farla bene dopo molti tentativi. L'ultimo tentativo deludente ieri che, da bella lievitata che era, in cottura si è abbassata nel mezzo. Buona a detta di tutti, ma non era come dovrebbe. Una pizza delle dimensioni che vedete (anche più piccola a volte), dal fornaio non la pagate meno di 12 euro. E siccome è una delle cose per la quale potrei crepare se non mi viene tolta da sotto il naso, non ho mai desistito.
Stamattina mi sono svegliata con l'idea fissa che dovevo proprio rifarla, dopo che ieri online mi sono fatta una cultura di panificazione, lievitati, farine e incordatura.
Per me è stata una bella sfida, perché le indicazioni trovate con la ricetta erano davvero insufficienti (pare ci sia dietro una sorta di segreto di famiglia, che nessuno ti dice per bene come andrebbe fatta)... ma per voi penso che sarà più facile: vi scrivo il mio procedimento che alla fine mi ha portata alla meta (merita, fidatevi!).

Ingredienti:
500 gr circa farina tipo 0 manitoba (mi raccomando, per questi lievitati ci vuole una farina strutturata)
150 gr formaggio grattugiato (io faccio: 40 gr pecorino romano + 50 gr di grana + 60 gr di mix di formaggi, ma potete benissimo fare tutto parmigiano o addirittura tutto pecorino, dipende dai gusti)
5 uova medie
150 gr olio d'oliva (cercate di usarne uno non troppo corposo)
10 gr di sale
un cubetto di lievito di birra
mezzo bicchiere di latte tiepido
un cucchiaino di zucchero
pepe a piacere (si può omettere)

Volendo si può aggiungere all'impasto del pecorino a dadini che si scioglierà formando i cosiddetti "occhi".

In una ciotola mettere la farina, i formaggi, il sale, l'olio, il pepe e cominciare a mescolare con uno sbattitore elettrico con i ganci o con la planetaria. Aggiungere le uova uno alla volta, facendolo assorbire, e continuando a mescolare aggiungere il latte in cui si è sciolto il lievito e un cucchiaino di zucchero.
Continuare a girare con i ganci finché la pasta non diventa liscia e comincia a staccarsi dalla ciotola, continuare finché non vedete che la pasta comincia a incordare (e cioè comincia a tirare come fossero fasci di muscoli e si stacca sempre più facilmente dai ganci e dalla ciotola). Quando credete di aver raggiunto la giusta consistenza trasferitela su una spianatoia infarinata (io lo faccio direttamente sul tavolo, che è meglio) e cominciate a lavorarla secondo il metodo Bertinet (che è stato la mia svolta) ideale per incordare impasti molto umidi a mano.
Vi metto questo link https://www.youtube.com/watch?v=PvdtUR-XTG0 ma non fatevi scoraggiare: è facile e funziona benissimo... alla fine, la massa potrebbe risultare ancora un po' umida e appiccicosa, ma non fa niente. Va impastata almeno 15 min.
Mettetela in uno stampo alto (vedete la foto sotto) tipo quelli per i panettoni gastronomici, precedentemente imburrato e infarinato. Il mio stampo è 19 cm alla base e 24 in alto.
Fate lievitare in caldo coperta per almeno 2 ore. Di solito porto il forno a 80° mentre sto mescolando la pasta nella ciotola, e lo spengo così che raggiunga la giusta temperatura per quando avrò pronta la massa.
Trascorse le due ore, togliete dal forno aumentando il numero di strofinacci da avvolgere sopra per evitare uno sbalzo termico. Portate il forno a 180°. Mi raccomando usate la cottura statica. Infornate a 180° impostando il timer a 50 min. Trascorsa i primi 35 min (non prima!) si sarà formata una bella crosticina dorata sopra, aprite e coprite velocemente con un foglio di alluminio. Chiudete lo sportello e impostate la temperatura sui 160° per la restante cottura. Fate la prova stecchino. Ovviamente queste indicazioni valgono per il mio forno, è d'obbligo negli ultimi venti minuti controllare che non asciughi troppo.
Una volta sfornato aspettare 5 minuti e poi capovolgere la pizza a raffreddare su una gratella a testa in giù (se potete tenerla sospesa come si fa per i panettoni, ancora meglio). Una volta fredda assaggiate e sentite che profumo e che sapore!
Se avete domande sono qua!

Che bontà divina!!!! Addio dieta!!!!

Gnommi!!! Io quest'estate al mare mi presento con la tutona mutona da sub altro che costume..travestimento de panza!

Ti garantisco che a Pasqua rischio sempre "grosso": altro che muta... pancera contenitiva!

Cara Micia, mi sa che noi due abitiamo nella stessa zona

La crescia di pasqua è una sfiziosità delle mie parti e vedendo le foto e la ricetta è proprio come la faccio io........ sono curiosaaaaaa!!!!!

Leo, qualcuno che capisce la tentazione diabolica che rappresenta!
Sono marchijana io ^^, regioni confinanti giusto? Ma io sono giù giù eh, sul mare vicina all'abruzzo.

ah ecco! ti facevo romagnola, infatti!
dovrai darmi qualche dritta, sto ancora perfezionandomi... c'è sempre qualche sorpresa... non ho trovato nessuno che me la spiegasse sigh (tutti gelosi).